Corso Vittorio Emanuele II si trova nei Rioni Ponte, Parione, Sant’Eustachio e Pigna.
Il Corso, inesistente fino a prima dell’annessione di Roma al Regno d’Italia, inizia ad essere pensato come prolungamento di Via Nazionale nel 1873, con il primo piano regolatore di Roma capitale d’Italia.
Quest’ultimo venne modificato il 19 maggio 1882 dalla commissione per lo studio del piano regolatore della città di Roma. L’idea rispetto al progetto originale era quella di isolare i monumenti più importanti donando decoro e nobiltà alla strada.
Nel 1944, con il tentativo di cancellare la dinastia dei Savoia dalle strade romane, venne aggiunta al nome la numerazione indicando il sovrano al quale la strada veniva dedicata: Corso Vittorio Emanuele II.
L’intervento a opera di Vivenda è stato finalizzato al recupero dell’intonaco attraverso la pulitura e il consolidamento.
Tutte le integrazioni o le sostituzioni sono state limitate alle sole parti estremamente deteriorate, non più affidabili.
Una volta rivestito il basamento dell’edificio da bugne, è stato rimosso l’intonaco cementizio, sono state raschiate le fughe, pulite le superfici e applicato un trattamento per il controllo e il contenimento dei sali solubili.
Si è poi steso l’intonaco macroporoso a base di calce e la finitura risanante minerale naturale con tinteggiature altamente traspiranti.
È stata compiuta un’operazione di descialbo manuale, una rimozione degli strati coprenti, attraverso l’uso del bisturi, per evidenziare la sovrapposizione delle pitture, in corrispondenza del fondo della facciata principale e dei cornicioni.
Gli elementi in travertino e i prospetti laterali sono stati puliti con l’uso di Jos a bassa pressione (0,5/1,5 bar), un processo di pulitura a vortice rotativo, con inerti finissimi di carbonato di calcio.
Inoltre, tutti gli infissi in legno e le facciate marcapiano sono state revisionate e, quest’ultime, ricostruite quando necessario.